Songlines/Night & Blue

Progetto: Paolo Fresu Quintet
Etichetta: Tǔk Music
Anno: 2010

Il doppio cd dello storico Quintetto è il primo capitolo della neonata Tǔk Music.
Il cammino di questa nuova avventura di Paolo salpa da un porto sicuro. Quello dello storico quintetto dal quale – è bello rimarcarlo – “tutto partì” e grazie al quale Paolo incise le prime tracce sonore di una già oggi lunga vita discografica.
Ventisei anni di vita artistica in comune sono davvero tanti e ci sono ben altri pochi esempi allo stesso livello. 
Non è dunque un caso che sia proprio con un disco del quintetto, per di più doppio, che la nuovissima Tǔk Music intraprenda il suo importante viaggio nel mare della musica contemporanea.
E pure questo non è un caso: il quintetto di Paolo porta da sempre con sé l’idea del viaggio.
Anche questi due nuovi lavori lo confermano. “Songlines” ha nel suo Dna strutturale il “senso del viaggio” tout-court mentre “Night & Blue” vive invece del viaggio del gioco di parole dei tanti “sacri” standard che contengono nel loro titolo i termini “Blue” e “Night”, vale a dire due vocaboli che fanno ricordare un grande numero di high-lights della storia del jazz.“Blue”, inoltre, è uno dei colori “preferiti” di un recente disco di Paolo pubblicato per la leggendaria Blue Note, mentre la “notte” è anche quella del celebrato ed amatissimo “Night on the city” del 1995, forse il disco che più di ogni altro ha consacrato definitivamente Paolo all’attenzione internazionale, guarda caso ancora una volta proprio accanto al suo quintetto. Vic Albani

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Un CD di sole composizioni originali che coinvolge nella scrittura tutti e cinque i membri dello storico quintetto, ed uno di standard, non tutti notissimi, che contengono le parole Night e Blue. 
E'questa l'idea che il trombettista di Berchidda ha messo in atto per dare alla luce una nuova etichetta con l'obiettivo dichiarato di promuovere "certezze e promesse" del nuovo jazz italiano ed europeo. 
E per mettere in atto questo proposito si affidato alla sua formazione più longeva, più riconoscibile, più acclamata, vero e proprio passepartout per l'esportazione del jazz italiano nel mondo.Cosa dire ancora sul quintetto più famoso d'Italia? 
Che ha raggiunto una sorta di classicità della classicità, che è una formazione che naviga sicura sotto la guida di un faro luminoso e rassicurante e grazie allo spirito di gruppo è in grado di superare le avversità disseminate lungo il cammino come una rompighiaccio alle prese con la banchisa. 
Che ascoltare un disco del quintetto è un esperienza rassicurante e stimolante allo stesso modo. 
Rassicurante perché la poesia e la sensibilità dei musicisti portano in superficie la bellezza dei sentimenti e delle emozioni, stimolante perché il loro gioco non è mai fine a se stesso ma attraverso un riflessi, rimandi ed intrecci solletica l'inconscio, svela altri percorsi possibili della nostra mente e del nostro cuore.
Quest'ultima fatica del quintetto (il primo doppio CD nella sua storia) conferma appieno le doti del gruppo che sa conferire leggerezza e vaporosità a qualsiasi composizione, che riserva al suono una cura quasi maniacale, che si muove in un unico respiro come un meccanismo perfettamente oliato. 
Le atmosfere sono crepuscolari (il fascino della notte...) e perlopiù malinconiche (il blue come sentimento, come stato d'animo, come Blue Note...), il Grand Piano Fazioli di Cipelli incornicia con solenne austerità le evoluzione dei fiati, mentre Fioravanti e Zanchi si superano in un sensibilissimo e discreto sostegno ritmico.
In altre parole, l'ennesima produzione di classe del quintetto, che pur non aggiungendo nulla di nuovo alla sua storia più che ventennale troverà grandi estimatori tra gli amanti del jazz a denominazione di origine controllata. Vincenzo Roggero - All About Jazz Italia.

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