Grazie alle sottoscrizioni di soci e appassionati, l’Onyx produce con oculatezza dischi preziosi.
All’incrocio dei venti documenta un’esibizione particolarmente convincente di uno dei gruppi più affiatati e longevi del jazz italiano.
Fra l’altro il club e il quintetto […] hanno fin dall’inizio intrecciato più volte i propri percorsi.
Il concerto si dipana fra brani mossi, di forte impatto (On second line o Treap, entrambi di Zanchi), e momenti di delicata introspezione: Que reste-t-il de nos amours d’apertura, la parte iniziale di Fellini, scritto dal leader, e soprattutto lo struggente Lascia ch’io pianga dal Rinaldo di Händel.
Tutti danno il meglio di sé, ma bisogna riconoscere che è il sassofonista a costituire, insieme al leader, la punta di diamante di questa musica viva, in cui la più classica tradizione jazzistica viene riproposta con un solido interplay, con poesia e fervida partecipazione.
Libero Farnè - Musica Jazz